Un esempio di incapacità amministrativa |
La Corte Costituzionale, come tutte le corti, e fino a prova contraria, applica la legge: nel suo caso, anzi, applica la suprema Legge: la Costituzione.
Se un provvedimento è scritto in contrasto con la Costituzione, la corte ha l'obbligo di blocccare quella legge e i suoi effetti. Banale, ma è cosi che funzione.
Quindi, per favore, non nascondiamoci dietro un dito. Ci sono migliaia di consulenti legali e dipendenti esperti di legge, alla Camera, al Senato, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, alla Presidenza Repubblica.
Senatori, Deputati, Ministri, Presidente della Repubblica, in teoria, dovrebbero essere adeguatamente consigliati e indirizzati prima di avare e approvare provvedimenti.
Eppure, spesso, spessissimo, provvedimenti, come quello in oggetto, sono tarati da vizi, pecche e difetti, che ne portano alla dichiarazione di incostituzionalità.
Quindi delle due l'una: o queste migliaia di dipendenti e consulenti sono ladri di stipendio, in quanto incapaci e inutili; oppure chi firma e approva i provvedimenti lo fa in malafede, solo per facciata e pubblicità, sapendo che saranno bloccati dopo e non produranno effetti.
Oppure tutte e due le cose.
In ogni caso il risultato finale è lo stesso: la legge non produce effetti, gli elettori sono stati illusi, e tutti salvano il loro privilegio a rimanere incapaci a vita.
Bisogna che tutto cambi perché nulla cambi.
Che ne dite?