sabato 5 luglio 2014

SIN di Taranto, Terra dei Fuochi e la politica.

Lo conferma questa relazione dell'Istituto Superiore di Sanità.
Nella Terra dei Fuochi e a Taranto ci si ammala e si muore più che altrove.
Qui se ne possono leggere le conclusioni in forma riassuntiva, ma non per questo meno angosciante.

Mortalità, tumori, ospedalizzazioni ripartiti per sesso e per età: questi i criteri presi, con metodo scientifico inoppugnabile, in considerazione, integrando e confermando quanto già rilevato nel precedente studio SENTIERI.

Ma ci ricordiamo come reagì la politica già ai tempi di SENTIERI?

Terra dei Fuochi
Nel 1997 Carmine Schiavone rese ampia e drammatica deposizione davanti alla Commissione di Inchiesta sul Ciclo dei Rifiuti, Presidente Massimo Scalia, deposizione in cui si annunciava tutta la drammaticità della situazione.
Quei verbali furono immediatamente segretati. Ministro degli Interni era Giorgio Napolitano.

Ma ovviamente, questo non era un problema, perché a Napoli e dintorni si muore per uno stile di vita cancerogeno, si spiegavano i dotti ministri Balduzzi e Lorenzin! In effetti, si sa da tempo che pizza e mandolino qualche effetto collaterale lo producono.
Quelli di Schiavone erano solo vaneggiamenti che era inutile rendere pubblici: i rifiuti sono innocui, mentre la pizza uccide.

Peccato che nessuno ha ascoltato i due figuri (anche perché, se qualcuno lo avesse fatto, il poco turismo che rimane, sarebbe già scomparso) e, sotto la pressione della rabbia popolare, la Boldrini si rassegna, e solo nel 2013, 16 anni dopo, rimuove il segreto.

SIN Taranto
Sul caso Taranto/ILVA, invece, a giugno 2013, l'allora governo Letta, in pompa magna, e autocomplimentandosi per la bocca dell'ex ministro Zanonato per la sagacia con cui risolveva nominò commissario quel gran simpaticone di Enrico Bondi.
rapidamente il problema,
Che, per prima cosa, criticò le conclusioni dello studio SENTIERI
e spiegò agli scienziati, alla popolazione e al mondo intero che a Taranto si muore perché si fuma troppo e non per l'inquinamento. Invece di cacciarlo a calci nel sedere, la cosa dà grande soddisfazione della politica, che pochi giorni dopo andava trionfalmente a Bruxelles a spiegare che che il caso ILVA si risolveva con la massima facilità. Anzi, sarebbe stato già risolto, disse il Ministro dell'ambiente Clini, ma ''la sovrapposizione dei ruoli tra amministrazione e magistratura e' considerata un fattore critico''. (infatti, è stato tanto bravo ad amministrare i suoi interessi che ora è in galera).

Ricapitolando..

Giorgio Napolitano: Dal 1997 ha fatto carriera: da semplice ministro è diventato prima Presidente e poi Re. Certo,  Schiavone era un pentito importantissimo e il fatto che rendesse una deposizione ad una Commissione parlamentare passava sicuramente per il suo ministero. Ma, ovviamente, solo ipotizzare che Sua Altezza abbia potuto sapere che i verbali venissero segretati e quindi restare invischiato in qualcosa del genere inizia ad assomigliare ad un delitto di Lesa Maestà.
Va riconosciuto che, dal punto di vista della tutela della salute, è stato regalmente obiettivo e non ha fatto le preferenze che magari uno poteva aspettarsi viste le sue ascendenze partenopee: ha ignorato gli abitanti di Taranto esattamente come quelli della Terra dei Fuochi.

Enrico Bondi : dopo la sortita su alcool e tabacco (ad onor del vero, smentita dal diretto interessato) è sparito dai radar. Da giugno 2014 rottamato del Gran Rottamatore a favore di Gnudi. Una sorta di record: è stato criticato da Legambiente intanto che era incaricato, ed è stato criticato anche perché si è fatto dimettere.

Beatrice Lorenzin: continua ad essere ministro della sanità. Conta di abolire la pizza in tutta Italia. Nel frattempo, trova il tempo per litigare via twitter con Saviano, dopo la nuova relazione dell'ISS sulla situazione epidemiologica e sanitaria nelle due aree.

Corrado Clini: ex ministro dell'Ambiente, nel governo Letta. Famoso perché contava di risanare l'ambiente cambiando le mutande ogni 4 giorni. In galera, accusato di peculato.

Matteo Renzi: non è stato citato nel post. E, in effetti, nulla ha fatto o detto che riguardi la salute dei cittadini che stanno nella Terra dei Fuochi (solo una visita, con qualche problemino, da segretario PD, il 20 dicembre 2013) o nel SIN di Taranto.


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